600 mila euro per il contrasto al disagio abitativo.
EmergenzaCasa 8 coinvolge 18 Comuni, Consorzi socio assistenziali e Caritas della provincia, insieme all’ATC Piemonte Sud.
6,7 milioni le risorse totali messe finora a disposizione
Martedì 16 aprile è stata firmata la Convenzione di EmergenzaCasa 8. Il progetto, giunto all’ottava edizione, è promosso dalla Fondazione CRC in collaborazione con 18 Comuni della provincia di Cuneo (Alba, Borgo San Dalmazzo, Boves, Bra, Busca, Caraglio, Cervasca, Ceva, Cuneo, Dronero, Fossano, Mondovì, Racconigi, Saluzzo, Savigliano, Sommariva del Bosco, Verzuolo, Villanova Mondovì), gli Enti gestori dei servizi socio assistenziali, le Caritas dei rispettivi territori e l’ATC Piemonte Sud.
Per l’edizione 2019, il progetto si articola in 2 misure:
- Misura 1 (500 mila euro di budget) per la prevenzione degli sfratti. Le Commissioni locali per l’emergenza abitativa, costituite presso ogni Comune partecipante, assegneranno i fondi direttamente ai proprietari degli alloggi – con 3 possibili tagli: 850, 1.300 e 1.700 euro – previa sottoscrizione dei Patti di solidarietà;
- Misura 2 (95 mila euro di budget) per la ristrutturazione di immobili di edilizia sociale di proprietà degli enti costituenti le Commissioni locali o di proprietà dell’Agenzia Territoriale per la Casa (ATC) Piemonte Sud. L’obiettivo è recuperare unità abitative, rendendole tempestivamente disponibili per le famiglie già in lista d’attesa.
Negli anni, il progetto Emergenza Casa ha permesso di destinare 6,7 milioni di euro per il contrasto dell’emergenza abitativa, con la sottoscrizione di 3300 Patti di solidarietà (di cui 459 nell’anno 2018). I patti di solidarietà sono accordi siglati con il benestare della Commissione locale per l’emergenza abitativa del Comune di residenza, che impegnano il proprietario, a fronte di un riconoscimento economico, a non sfrattare l’inquilino per almeno 6 mesi successivi alla sottoscrizione e a favorire la stipula di contratti a canone concordato, con vantaggi economici sia per l’inquilino, sia per il proprietario.
“Il grande lavoro realizzato in questi anni, con il coinvolgimento dei Comuni e degli enti che si occupano di emergenza abitativa, sottolinea l’importanza di dare continuità a strumenti che provano a prevenire le situazioni più critiche e a mettere a disposizione competenze e spazi fisici per le famiglie e le persone già in difficoltà” aggiunge il presidente della Fondazione CRC, Giandomenico Genta. “Il progetto Emergenza Casa si inserisce nel programma Giovani e famiglie, uno dei 5 assi principali d’attività scelti dalla Fondazione CRC per il 2019, e conferma l’attenzione alle urgenze delle famiglie, con l’obiettivo di individuare risposte condivise tese a migliorare la qualità della vita e a prevenire il disagio”.
Per ulteriori informazioni:
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