IL PALAZZO DI CITTA': Racconigi è divenuta “Città” il 4 Settembre 1832, festa religiosa della patrona Beata Caterina De Matteis, per volontà dell’allora nuovo Re di Sardegna (dal 1831), Carlo Alberto di Savoia-Carignano.
In quegli anni, il Sovrano, che amava molto Racconigi e i suoi dintorni, vi risiedeva quasi stabilmente, volle favorire un notevole sviluppo agrario e urbanistico, che prevedesse la triplicazione della precedente estensione del parco e la costruzione del piazzale sud verso la Costa Azzurra, con un notevole viale alberato. L’architetto regio Ernest Melano progetta e realizza il piano territoriale di abbellimento e propone al Consiglio Comunale di completare la nuova bella piazza ottocentesca (Piazza Nuova per i nostri antenati) con un palazzo di città da costruire “ex-novo” di fronte al lato sud del castello, per festeggiare la promozione di Racconigi a “Città” e per fornire alla cittadinanza un edificio moderno e funzionale, in sostituzione della sede provvisoria di piazza “delle uve e del pollame” (oggi Piazza Muzzone).

Già nel 1836 l’amministrazione di Racconigi incarica l’ing. Reyneri di redigere un progetto per un fabbricato in cui stabilirà il municipio, le dipendenze e altri uffici pubblici, su un terreno che le Regie Finanze sabaude avrebbero poi concesso gratuitamente.

Il progetto è pronto nel 1838 ed è affidato all’impresario Brilli: l’edificio viene costruito tra il 1839 ed il 1841, però risulterà ridotto rispetto alle prospettive iniziali per il lievitare dei costi e per le contestazioni tra l’amministrazione municipale, il tecnico e l’impresario, che dureranno fino al 1847.
La bella opera neoclassica viene inaugurata nel 1841, come dimostrano le inserzioni nel fregio della facciata; l’edificio è costituito da due maniche diverse e disposte a “L” nelle quali sono distribuiti i locali comunali; la facciata principale, orientata verso il castello, è caratterizzata al piano terra da un porticato, dal quale si entra nell’ingresso principale, che presenta, a sinistra, lo scalone di rappresentanza, oggetto dell’attuale intervento di restauro e significativo per le volte a vela rampanti sulle scale, le lesene e le balaustre; lo scalone d’onore medesimo introduce agli uffici comunali, dove spiccano per il pregio architettonico la stanza del Sindaco, quella della Giunta Comunale e l’artistica sala consiliare.

Lo scalone monumentale del Palazzo Comunale è stato recentemente sottoposto ad un’importante opera di restauro per restituirlo alla Città nella sua splendida configurazione originale.

Il percorso del notevole scalone è scandito dalla presenza di 6 lapidi storiche, poste tra il 1859 e il 1928, dedicate a fatti e personaggi che hanno “lasciato il segno” nel trascorrere del tempo a Racconigi.

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Testi a cura del prof. Gianfranco Capello e dell'arch. Piergiorgio Tuninetti.

 

 

 

 

 

 

 

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